domenica 21 dicembre 2014

Qual è il vantaggio? E lo scopo?

Io non riesco a vedere né l'uno, né l'altro ... di conseguenza, a meno che qualcuno mi illumini, quello che vi vado a esporre è un ottimo esempio di stupidità umana (un annetto fa pubblicai vari posti sull'argomento).
Ecco i fatti: il Bus Terminal di Krabi (Thailandia), ordinato, pulito, arioso e ben organizzato, fra i suoi servizi annovera anche un molto gradito wifi gratuito. Passando dall'ingresso all'area biglietteria, seguita dagli stalli per gli autobus, si passa un breve e largo corridoio nel quale è affisso questo semplice avviso stampato su un foglio A4.
(FREE WIFI - CHIEDERE LA PASSWORD ALL'INGRESSO)

Letteralmente sarebbe "al casello" in quanto all'esterno del grosso edificio, staccata da esso, c'è una cabina con un solerte addetto che esige un "pedaggio" di pochi Bath. 
Quindi il viaggiatore che vuole navigare con il suo cellulare, tablet o smartphone esce di nuovo dal Terminal per andare a farsi dare la password immaginando che pur essendo gratuita, ci si debba registrare o almeno fornire la propria nazionalità, giusto per la statistica. Si rivolge al "casellante" che, un poco infastidito (strano per i sempre sorridenti e gentilissi thailandesi, ma comprensibile) Indica dei piccoli ritagli di carta con su stampata la password ...

Qual è l'utilità di far andare avanti e indietro i viaggiatori, ancora peggio quando piove, senza alcuna necessità, dando oltretutto fastidio al casellante?
Se qualcuno non ricordasse la definizione degli stupidi, la ripeto:
Sono stupidi quelli che danneggiano altri senza trarre nessun vantaggio per sé stessi.
Non sarebbe più semplice ed economico sostituire l'avviso all'interno del terminal con la password o addirittura rendere il wifi libero senza alcuna password?
Può essere che ci siano motivi reconditi che giustifichino tutto ciò e che non riesco a cogliere. Sarò grato a chi me li volesse segnalare.
I thailandesi hanno molte idee e modi di fare brillanti, ma a volte, come in questo caso, si "perdono in un bicchiere d'acqua".

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