lunedì 11 maggio 2015

Aggiornamenti e considerazioni (fotografiche) da Menorca

Ieri, per una volta e nonostante la doppia escursione, il mare l'ho visto solo da molto lontano, nel pomeriggio, dalla cima più alta di Menorca: Monte Toro (357m s.l.m.), quindi sì e no una collina. In mattinata piacevole ed interessante passeggiata in una lecceta secolare nei pressi di Cala del Pilar (costa a nord di Ferreries), guidata da un bravo naturalista il quale ha anche dissipato vari miei dubbi.
Basandomi su queste informazioni e sulle altre fornite nel corso della camminata, sto provvedendo ad aggiungere i nomi delle specie nei commenti al lato della maggior parte delle foto. Per questo motivo ho anche rimandato la selezione, elaborazione e pubblicazione delle foto di sabato per concentrarmi sui 2 album di ieri e per pubblicare una cartina essenziale dell'isola in modo da facilitare la localizzazione delle aree visitate.
A prescindere da tutto ciò, essendo estremamente soddisfatto della quantità di particolari che si riescono ad osservare in una foto macro, vorrei consigliare a tutti gli amanti della natura (con un minimo di esperienza fotografica) di considerare di intraprendere questa strada. Devo dire che, almeno nella mia situazione attuale, l’utilizzo di un obiettivo macro fisso limita le possibilità effettuare scatti panoramici. Infatti, a meno di portarsi una seconda macchina o stare a cambiare continuamente obiettivo (operazione altamente sconsigliata in ambiente naturale), o si fanno le macro o i panorami.
   
Conscio di ciò, e per evitare tentazioni, sto uscendo solo con un obiettivo e se un’escursione mi piace particolarmente la ripeto con lo zoom tuttofare (18-140mm). Così è stato nel caso della costa sudorientale di Menorca per andare a fotografare le tante euforbie (Euphorbia dendroides) dai mille colori e il campo di gialli papaveri cornuti (Glaucium flavus) dei quali qui sopra vi offro un'anteprima. Anche stamattina (costa nord) ho rimpianto di non poter scattare foto di cale e calette, spiagge bianche e mare cristallino, ma non mi sono dannato più di tanto e in settimana ci ritorno.
Tornando alle macro e alla loro capacità di mettere in evidenza particolari non facilmente percepibili a occhio nudo, invito tutti coloro che scorrono le mie raccolte di foto a non limitarsi ad uno sguardo superficiale in quanto molto altro può essere osservato. E ciò vale non solo per i fiori, ma anche per gli insetti che spesso e volentieri (in particolare in primavera) si  posano su di essi. Per esempio, nella foto in basso si può notare come l’ape bottinatrice raccolga il nettare dai fiori (in questo caso di Borago officinalis, borragine) per trasportarlo all’alveare. 
Un ultimo consiglio a chi è appassionato di fiori: create un vostro atlante dei fiori che conoscete "di vista" e nei quali vi imbattete scorrendo non solo le mie foto (le macro sono tutte qui), ma anche di altri. Scaricatele, abbinate il nome e dividetele come meglio vi pare. Se non per determinazione scientifica, le potrete ordinare per colore, per periodo di fioritura, per area, ordine alfabetico ... in qualunque modo vi sia poi facile ritrovarli. 
Sappiate che potete tranquillamente utilizzare anche le foto di specie siciliane e menorquine in quanto tantissime si trovano anche in Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana e Capri o almeno sono molto simili (comunque saprete a quale famiglia appartengono).

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