giovedì 24 dicembre 2015

2 film in 2 giorni, assolutamente diversi

Ieri ho visto Star Wars: The Force Awakens (J. J. Abrams, 2015)
Colori in 3D * IMAX 12-Track Digital Sound Dolby Atmos, Surround 7.1 * 2,35:1 cinemascope

Se nel 1970 il film di George Lucas segnò una svolta epocale nel cinema, almeno nel campo della fantascienza, questa versione 3D sembra più un remake con nuovi effetti speciali e la riesumazione di vecchi personaggi e interpreti (p.e Harrison Ford) che non contribuiscono certo al successo della pellicola. 
Sono convinto di quanto appena detto ma, pur essendo vero che non sono un appassionato del cinema fantastico né un fanatico degli effetti speciali, posso dire che visto in 3D in un’ottima sala con ottima acustica è un film spettacolare e in varie scene sembra di stare effettivamente al centro dell’azione (a un certo punto sono stato quasi speronato da un’aeronave...). Tuttavia resta solo un gran videogioco costato circa 250mln di dollari, ottimo investimento per i produttori visto che nel solo primo week-end nelle sale ne ha incassati 238!. Trama, dialoghi e interpretazioni sono tutt’altro che memorabili.
    
L’altrieri ho visto Blancanieves (Pablo Berger, 2012) in b/n * muto * Academy standard 1,37:1 (nello schema in basso si vede chiaramente la differenza fra il classico formato Academy standard e il Cinemascope)
Pochi ne avranno sentito parlare e ancor di meno avranno visto questo film spagnolo del 2012 che, similmente a The Artist (dell’anno precedente), è in bianco e nero e con solo commento sonoro più cartelli ma che ha ben poco a che vedere con il suo più famoso e acclamato collega.
La trama, che solo vagamente segue la storia della Biancaneve dei Grimm, viene ambientata nell’Andalusia degli anni ’20 ed è infarcita di citazioni cinematografiche - p.e. Freaks (T. Browning, 1932) e Faust (F. W. Murnau, 1926) - e di riferimenti ad altre favole (p.e. Pinocchio e Cenerentola).
Fotografia e montaggio assolutamente superlativi, e non solo  secondo me. Ottima anche la colonna sonora.
Precisa e nitida ricostruzione di un’epoca e di alcuni ambienti sia attraverso ritratti di semplici comparse (complimenti anche a chi a diretto il casting) sia soffermandosi su ambienti, oggetti e, ovviamente sui rituali e superstizioni legate alla corrida.  
Anche la colonna sonora è stata molto apprezzata ed ha conseguito numerosi premi, in particolare per la canzone originale No te puedo encontrar (Silvia Pérez Cruz, voce, Juan Gómez "Chicuelo", guitarrista) che potete ascoltare guardando la scena del film in questo video.

La trama ha vari sviluppi inaspettati, fino al termine ... e non dico oltre, e le scene di suspense in stile classico con lunghi primi piani sfociano spesso in un montaggio frenetico che non sempre descrive ciò che ci si aspetta. Anche se non fedele alla storia originale, sono presenti e ben descritti tutti gli elementi sostanziali di una favola classica: innocenza, ingenuità, bontà e coraggio avversate da perfidia, invidia, gelosia e avidità.
In un’intervista il regista Pablo Berger ha dichiarato che l’idea l’ebbe oltre 20 anni prima di realizzare Blancanieves subito dopo aver visto per la prima volta un film muto (Greed  - in Italia titolato Rapacità, di E. Von Stroheim, 1925) oltretutto con commento sonoro dal vivo di orchestra sinfonica al Festival San Sebastian dove era presente nelle vesti di cronista. Il film ha ottenuto ben 47 Premi su 97 nomination, è arrivato in Italia nel 2012 (Festival di Torino) e poi nelle sale nel 2013, ed è il secondo lungometraggio di Berger (il primo, Torremolinos 73) lo diresse ben 9 anni prima.
Nel 1988 diresse il suo primo (e unico) cortometraggio e a seguito del successo ottenuto gli fu assegnata una borsa di studio per un master di cinema a New York. Terminato il dottorato rimase nella Grande Mela ad insegnare regia presso la New York Film Academy (NYFA). 
Chissà se e quando vedremo il prossimo film (probabilmente di tutt’altro genere) di Berger visto che in 25 anni anni ha prodotto solo un corto e due lungometraggi, ma lui è uno che mangia pane e film e non si può essere sicuri di niente. Oltretutto non ha bisogno di grandi budget visto che ha girato un piccolo capolavoro con circa 6mln contro i 250mln di dollari di Guerre Stellari ed ha ottenuto recensioni migliori (anche se due generi così diversi non possono essere comparati). 
Un’ultima precisazione rivolta a quelli che si sono “impressionati” al solo leggere la parola corrida. E’ vero che è ambientato al margine del mondo della tauromachia, ma vi posso assicurare che non si vede nessuno scontro torero/toro nel quale sia sparsa una sola goccia di sangue taurino e quelli che hanno scritto che per girare il film sono stati uccisi 9 tori sicuramente non hanno visto il film, ma semplicemente letto la trama (io comunque e ne ricordo solo 7, gli altri non erano tori e comunque non vengono uccisi tutti neanche nella finzione ...). Esempio: plaza de toros, entra il torero, entra il toro, il torero viene acclamato, entra il toro successivo ... si lascia intendere che il primo toro sia stato ucciso. Non ci sono banderilleros, né picadores. Questi stessi benpensanti si scatenano su una semplice parola e poi lasciano che i loro figli guardino ogni tipo di violenza, droga, torture, guerra e sesso in televisione ... bah!
Questo è il trailer e, se vorrete, potete guardare il film in streaming su RTVE

Blancanieves è un film sulle favole, sulla corrida o sul cinema? 
Senz’altro l’ultima.

PS - dei film 2015 che ho visto vi consiglio senz’altro Sicario (del quale ho già parlato) e Bridge of spiesHo trovato pessimi The Homesman e In the heart of the seaDue più che onorevoli commedie con risvolti drammatici sono Truman e il giapponese An (titolo it. Le ricette della signora Toku). E se il vostro genere è la fantascienza, devo dire che a Star Wars ho preferito Hunger Games: Mockingbird 2, anche se meno spettacolare.
  
Resto in trepidante attesa di The Hateful Eight (Tarantino), The Revenant (Iñárritu), Spotlight (McCarthy) e, perché no, di Joy (Russel).

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