mercoledì 17 gennaio 2018

Escursionisti della domenica che biasimano altri per i propri errori

Nello screenshot vedete il commento al mio video di presentazione del Sentiero delle Sirenuse e la mia relativa risposta. 

E questo è il video postato il 13 agosto 2013.
Per chi non conoscesse l'area, ecco anche la cartina nella quale è evidente l'interruzione fra i sentieri tratteggiati neri, in basso a destra fra i toponimi Pizzetiello e Punta Sant'Elia, mentre il tracciato pubblicizzato corre molto più in alto ed è evidenziato in rosso, con tratto più spesso. Il cancello al quale si riferisce damen (sarà un caso che tanti di questi che sollevano immotivate polemiche siano più o meno anonimi?) si trova alla fine del moncone orientale, quello che proviene da Belvedere (cfr. la seconda mappa).
Come tutti possono rendersi conto (tranne, sembra, damen)  il Sentiero delle Sirenuse (percorso in senso antiorario) passa per Torca, Monticello e prosegue più o meno in quota fra i 330 e i 370m di altitudine. Per trovarsi di fronte al cancello l'escursionista della domenica deve scendere molto più in basso, fino a circa 100m s.l.m. lungo un tracciato dall'andamento ben diverso.

Se invece il nostro sprovveduto camminatore avesse voluto sperimentare il percorso procedendo in senso orario, da Colli di Fontanelle (comunque a valle del circuito delle Sirenuse), invece di scendere a sinistra, avrebbe dovuto salire a destra della statale lungo il vecchio tracciato che taglia i moderni tornanti ... ma per lui destra o sinistra e salita o discesa sembrano essere concetti vaghi e strettamente personali. 
Come è chiaro al resto del mondo, il Sentiero delle Sirenuse non passa per Belvedere (non si è reso conto di aver camminato su una rotabile asfaltata per 700m?) da dove inizia il sentiero con tanti scalini che scende verso Sant'Elia e dopo 1,7 km finalmente raggiunge il cancello. 
Qui in basso ecco la vecchia mappa relativa al Progetto Tolomeo nel quale il Sentiero Sant'Elia (E6) veniva proposto come un'andata e ritorno, e la la segnaletica indicava chiaramente che si suggeriva di limitare la passeggiata a poco più di un km (tratto evidenziato in giallo, fino al Pizzo 'e Cardillo, quasi a quota 150m) per evitare ulteriore dislivello. 

Ovviamente, per lui è tutta colpa del cartografo (che ha anche editato e postato il video) e le migliaia di altri escursionisti che in questi quasi 5 anni hanno percorso il Sentiero delle Sirenuse senza problemi e senza trovare cancelli sono stati fortunati a INDOVINARE il tracciato giusto per la Marecoccola e la pineta delle Tore.
Propongo di organizzare una colletta per comprare una sostanziosa quantità di sale e poi distribuirla (gratuitamente, ben inteso) a tutti quelli che vorrebbero scaricare sugli altri le proprie responsabilità, in modo che ognuno possa mettersene un poco nella zucca!

9 commenti:

  1. Ciao G...mi piace questa tua risposta a questo signore "confuso"...Chi "pensa di conoscere la zona" può sparare inesattezze come ha fatto Damen. Sono due percorsi completamente distanti tra loro, che non hanno riferimenti e citazioni su nessuna carta, in merito a loro collegamenti e che possa indurre chi cammina a sbagliare...trovandosi da un'altra parte..Certo poi bisognerebbe capire che "livello di preparazione" ha questo signore, vorrei però ricordargli che in questa zona chi sbaglia percorsi, e/o si incaponisce che deve obbligatoriamente passare per posti generalmente privati, è abbastanza frequente. Ciò non vuol dire che le cartine non sono esatte !!!! Ho trovato persone su sentieri che ci hanno chiesto come mai noiFREE stavamo percorrendo il tale sentiero nel "senso inverso" !!! Oppure altri a cercare le cascate delle Ferriere di Amalfi, provenendo da Agerola, e partiti da San Lazzaro..(ma si trovavano a Croci di Scupolo)...certo non è facile spiegare che così muovendosi... "è da incompetenti..!!!". Saluto, MatteoFREE

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    1. Non per niente nel nostro comune Decalogo sono inclusi
      4 - CHI SE METTE PE’ MARE, ADDA SAPE’ PRIMMA NATA’
      6 - ZOMPA CHI PO’ DICETTE ‘O RANAVUOTTOLO
      Evidentemente alcuni non rispettano i Comandamenti

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    2. il problema di queste zone è che la segnaletica (verticale soprattutto)scarseggia ed è facile confondersi, quante volte abbiamo sentito di escursionisti stranieri e non che si sono persi

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    3. Il problema della segnaletica carente è vecchio e ben noto, ma non giustifica errori marchiani come quello di DAMEN.
      Oltretutto, chi non è in grado di andare in giro da solo in sicurezza (con ausilio di mappe che deve saper leggere eventualmente abbinate a gps se le tracce provengono da fonte affidabile e le sa interpretare) si "deve" aggregare a qualche gruppo o far accompagnare da qualcuno capace.
      Ciò vale per italiani e stranieri e l'essenza del concetto è sintetizzata nei due "Comandamenti" citati. Bisogna rendersi conto dei propri limiti.

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  2. io la penso diversamente nel senso che al di là del caso specifico di damen (che è evidente si riferisse all'altro sentiero e non all'alta via), chiunque dev'essere messo in grado se volesse di poter fare un'escursione sui monti lattari anche dei semplici ragazzini non provvisti di mappe e quant'altro. per cui chi di dovere (comuni regione associazioni private) devono attrezzare i sentieri di segnaletica e manutenerli. è naturale che è preferibile che l'escursionista ci metta anche del suo e studiare, con gli strumenti appositi del caso, quello che va a fare ma innanzitutto dev'esserci un'attenzione primaria da parte degli enti preposti. una volta incontrai degli escursionisti che da paipo volevano passare sul sentiero degli dei e si ritrovarono all'altezza di un burrone avendo sbagliato strada (e non era la prima volta che succedeva), li portai io a destinazione. non sempre puoi aggregarti a qualcuno ma devi essere anche messo in condizione di farlo da solo se lo volessi

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    1. Ognuno è libero di pensare come vuole, ma trovo assurda la pretesa di segnare tutti i sentieri ... immagini il caos? Mille colori, mille numeri e tanti paletti!!
      "anche dei semplici ragazzini non provvisti di mappe e quant'altro" ... NESSUNO dovrebbe andare in giro in luoghi che non conosce senza una mappa o una guida.
      Quando vi deciderete a prendervi le vostre responsabilità e smetterete di pretendere servizi assolutamente non dovuti?

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  3. assolutamente nessun caos, chi è preposto a segnare i sentieri lo fa seguendo dei criteri precisi e sono due i colori utilizzati bianco e rosso, paletti e numeri meglio averne in piu' che non averne proprio e non credo deturpino il paesaggio.
    la montagna è di tutti e non dev'essere preclusa la possibilità di fruirne a nessuno.c'è chi non è esperto non è cartografo e non è escursionista abituale non ha molto orientamento (vuoi perchè è straniero o italiano non del posto) non ha tempo di studiare o non sa studiare una mappa a fondo allora non dovrebbe andarci proprio? dev'essere messo in condizioni di farlo da parte di chi è preposto alla manutenzione dei sentieri, lei parla di servizi non dovuti ma secondo me sono dovuti, si tratta di semplice sicurezza per i turisti. a volte c'è difficoltà a seguire dei sentieri o ci sono tracce fuorvianti di fronte alle quali puoi commettere un errore ed è li' che c'è bisogno di piu' attenzione di chi a quelle zone ci dovrebbe tenere perchè sa bene che sono attrazioni turistiche che tutto l'anno possono essere frequentate. in altre parti d'italia tutto cio' non esiste i sentieri sono segnati adeguatamente e chiunque puo' andare (e eventualmente anche segnalare all'ente del turismo eventuali mancanze), non vedo perchè noi non possiamo/dobbiamo pretendere altrettanto.

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    1. Se si segnassero tutti i sentieri in bianco/rosso (segnavia del CAI, che ha scelto un certo numero di percorsi, forse già più del necessario), come si farà a sapere quale itinerario si sta seguendo??? = CAOS
      Tratterò il tema più dettagliatamente nel prossimo post.

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    2. infatti è SOLO il cai a doverli/poterli segnare. mi scusi ma attualmente la situazione com'è? c'è il segnale cai (ove non c'è il paletto) di inizio sentiero in verticale rosso bianco e rosso con il numero del sentiero cai e i segnavia in orizzontale bianco e rosso ogni tanto. come si fa a sapere quale sentiero si sta seguendo? è scritto all'inizio quando lo vai a imboccare il sentiero. caos non ce lo vedo. sapere che si sta seguendo un sentiero cai è già di per se una rassicurazione rispetto a non trovare nulla.io parlo di aumentare in certe zone la segnaletica, di recente sul faito per esempio hanno messo qualche palina informativa finalmente dopo svariati anni che oltre a orientare meglio gli escursionisti in erba permette anche una migliore conoscenza dei toponimi del posto. pero' non ho capito se lei è a prescindere contro ogni tipo di segnalazione in montagna o meno

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